I dati della ricerca sono stati presentati durante il webinar “ESG Connect Insight Series – Merito creditizio e profilo di sostenibilità delle imprese familiari”
Le imprese familiari italiane mostrano una solidità patrimoniale e una sostenibilità finanziaria migliore rispetto alle non familiari. Inoltre, a fronte di marginalità e propensione a investire molto simili, sono meno rischiose (la probabilità di default media è del 5,78% contro il 6,3%, con una differenza dell’8%), soprattutto quelle che esportano di più. Analizzando invece il profilo di sostenibilità, si osserva come le imprese familiari mostrerebbero ampi spazi di miglioramento riguardo la componente governance.. È quanto emerge da uno studio condotto su dati di giugno 2024 su un campione di circa 14 mila imprese con rating creditizio e presentati durante il webinar “ESG Connect Insight Series – Merito creditizio e profilo di sostenibilità delle imprese familiari”.
La solidità patrimoniale
Partendo da un campione robusto di circa 14 mila imprese con rating di credito in essere e comparando le performance di bilancio delle imprese familiari con quelle non familiari, emerge come le prime esprimano una solidità patrimoniale maggiore (patrimonio netto/attivo 32,8% contro 29,6%), una migliore capacità di sostenere gli oneri finanziari tramite il proprio risultato operativo (ebit interest coverage 6.9x contro 5.3x), una marginalità simile (ebitda margin 8,2% contro 8,0%) e una propensione agli investimenti equivalente (capex su ricavi 2.1% contro 2.2%). Si denota altresì, una minor dinamicità nella crescita dei ricavi, come mostra l’analisi dei bilanci degli ultimi 3 anni disponibili.
La sostenibilità
La seconda area che lo studio ha indagato riguarda il profilo di sostenibilità: sfruttando un campione di oltre 2.000 imprese con valutazione ESG effettuata da Cerved Rating Agency e analizzando le tre componenti E, S e G della sostenibilità, emerge come sugli aspetti di Governance, però, le imprese familiari potrebbero migliorare, avviando percorsi virtuosi di crescita in chiave sostenibile.
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KEY TAKEAWAYS
- Rilevanti per il tessuto economico nazionale: circa l’81% del tessuto economico italiano è costituito da imprese a gestione familiare. Rilevanza maggiore nel settore turistico, nelle costruzioni, nel tessile e nell’abbigliamento.
- Performance di bilancio positive: le imprese familiari mostrano una solidità patrimoniale e una sostenibilità finanziaria migliore rispetto alle non familiari, mentre la marginalità e la propensione ad investire sono simili.
- Rischio di credito inferiore rispetto alle imprese non familiari: le imprese familiari hanno una probabilità di default inferiore per tutte le classi dimensionali e per tutti i settori ad eccezione del comparto energetico/utilities
- L’export come un fattore di stabilità e competitività per le imprese familiari: le imprese con maggiore propensione all’export si sono mostrate più resilienti dal punto di vista creditizio negli ultimi 4 anni
- Sostenibilità ambientale e sociale in linea con le non familiari, aspetti di governance da migliorare: valutazioni comparabili per la componente Environmental e Social ma aspetti di Governance da migliorare
- Imprese familiari meno rischiose laddove la sostenibilità è più alta: si riscontra una corrispondenza fra rischio di credito e sostenibilità per le imprese familiari ma sussiste eterogeneità fra le diverse aree del Paese