di Fabrizio Negri, CEO, Cerved Rating Agency
Cerved Rating Agency celebra i suoi primi dieci anni estendendo le valutazioni di credito alle imprese di Germania, Francia e Spagna. Questo passo amplia la missione dell’agenzia: fungere da “ponte” tra imprese e stakeholder, riducendo le asimmetrie informative e facilitando un accesso più trasparente al mercato dei capitali
Il panorama europeo
Germania, Francia e Spagna, insieme all’Italia, rappresentano le principali economie europee. In questi tre paesi operano oltre 11,5 milioni di imprese, con un fatturato complessivo di circa 18.500 miliardi di euro e oltre 74 milioni di addetti.
Un approfondimento macroeconomico sui tre Paesi è disponibile per il download.
L’espansione della metodologia di Cerved Rating Agency, che già valuta oltre 14 mila imprese in Italia, rafforza la leadership dell’agenzia nella valutazione e monitoraggio del rischio di credito delle imprese.
Un decennio di evoluzione e sfide superate
In questi dieci anni, l’agenzia ha affrontato fasi complesse, testimoniando eventi economici significativi: dalla ripresa post-crisi del debito sovrano ai tumultuosi anni della pandemia di Covid-19, fino alle recenti crisi geopolitiche globali. La professionalità e trasparenza delle valutazioni del rischio di credito e del profilo ESG delle imprese italiane hanno reso Cerved Rating Agency un punto di riferimento per gli operatori nazionali. L’espansione in Europa risponde alle esigenze di un mercato sempre più interconnesso, dove l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni sono fondamentali per il flusso di capitali tra imprese e investitori.
L’importanza del rating per migliorare la trasparenza e l’accesso al mercato
In un contesto globale dove la trasparenza è essenziale, il ruolo delle agenzie di rating è cruciale. Il nostro obiettivo è ridurre l’opacità che spesso impedisce alle imprese di accedere ai capitali necessari per crescere. Questo è particolarmente rilevante in un periodo in cui la Commissione Europea promuove la Capital Markets Union, mirata a creare un mercato unico dei capitali più integrato e accessibile. Questo obiettivo coinvolge non solo le grandi imprese, ma anche le PMI e le Mid-Cap, fondamentali per la crescita dell’economia europea.
Come sottolineato nel rapporto “The future of European competitiveness” (Mario Draghi, 2024), migliorare la competitività delle imprese europee richiede trasparenza e affidabilità delle informazioni finanziarie, incluse le valutazioni di credito. Il report evidenzia che le agenzie di rating facilitano l’accesso delle imprese ai mercati dei capitali, riducendo le barriere al finanziamento, specialmente per le PMI. In questo scenario, il rating diventa un fattore abilitante per le imprese che intendono raccogliere risorse sul mercato, sia bancario/finanziario che nelle catene globali del valore. Valutazioni accurate e tempestive permettono alle imprese di presentarsi con maggiore fiducia e trasparenza, migliorando la loro competitività e contribuendo alla crescita economica.
Il futuro: un ponte verso maggiore trasparenza e digitalizzazione
Guardando al futuro, il nostro impegno è rafforzare ulteriormente il ponte tra le imprese europee e i mercati. Con oltre 50 milioni di imprese in Europa, sempre più interconnesse, la necessità di trasparenza e misurazione dei rischi è in crescita. Digitalizzazione e intelligenza artificiale saranno sempre più centrali per gestire la complessità dei dati e garantire valutazioni rapide, trasparenti e accurate. Inoltre, con l’aumento dell’attenzione verso la sostenibilità, ogni rating dovrà considerare anche i fattori ESG, valutando non solo la capacità di ripagare il debito, ma anche la capacità delle imprese di affrontare le sfide ambientali, sociali e di governance. La nostra missione rimane invariata: costruire un ponte tra le imprese e il mercato, riducendo le barriere all’accesso ai capitali e promuovendo una crescita sostenibile e inclusiva.